Vorrei lasciarvi con…

Vorrei lasciarvi con un lampo di intelligenza, ma, dato che buona parte della mia intelligenza è stata spostata (mio malgrado), dalle parti di Arturo per dar da mangiare alle masse (troppo lungo da spiegare, sappiate solo che, se da domani, il vostro Bancomat dovesse essere abilitato esclusivamente alle ricariche Vodafone, c’è un motivo), mi accontenterò di augurare un weekend a tutti voi.
Il che, se ci pensate bene, non è poco.

Ho deciso: voglio un’opinione wireless (possibilmente compatibile 802.11G).
Mi sembra una cosa giusta e tecnologicamente a la page…..
ho però sentito dire che a volte ci sono problemi di trasmissione…mi chiedo:
vorrà dire che ogni volta che commenterò qualcosa dovrò aprire tutte le porte per evitare di dire cazzate ?

Ho ricevuto una dritta: tutti coloro che hanno in casa della Coca Cola se la tengano stretta.
Presto cambierà composizione chimica.
Pare che i signori alieni che, in realtà, governano il mondo, si siano resi conto che l’acido ortofosforico in essa contenuto, è l’unica sostanza chimica in grado di ucciderli.

Driiinnnn!!!!
-Pronto?
-Ciao Giorgio, sono Alberigo..
-Ciao Alberigo, dimmi…
-Ehm! Ti ricordi ieri sera?
-Certo, ho dato una festa a cui ho invitato tutti. Non è riuscita così bene da fare in modo che me ne dimenticassi già la mattina dopo (nella voce si può intuire un sorriso)
-Beh, ascolta….ti ricordi che quando sono entrato avevo un cappello?
-Sì certo! Cos’era…un berrettino blu?
-Sì ecco, l’ho lasciato sul tuo divano…
-Ah, non me ne ero accorto, ma sai, con tutta la gente che c’era ieri sera, sul divano è rimasta un sacco di roba, comunque controllo subito…
-Non è per questo che ti ho telefonato…
-Ah no? E per cosa allora?
-Ecco….il cappello….non era…proprio…..un cappello….
-Vuoi dire…..?
-Già……
-Oh, cacchio! Ecco perché il pesce rosso oggi sembrava così svogliato…..
-Senti, io non so cosa dire…….
-Non c’è nient’altro da dire…Dio è morto!
















Ok, non ve lo volevo dire. Ho fatto di tutto per evitarlo, perché in fondo, la speranza è l’unica cosa che ci fa vivere, ma….ma….non potevo più esimermene…è un’impetuosa spinta etica che mi costringe a dirvelo:
signori, la verità non esiste più.
Nonostante tutti i nostri sforzi, l’hanno presa e smembrata e adesso, una sua piccola parte, è sparsa in ognuno di quei fogliettini di carta patinata che la Marlboro mette nei suoi nuovi pacchetti di sigarette….

La giornata è strana. Ho quella sensazione….non mi viene in mente il nome…ce l’ho sulla punta della lingua….quella sensazione un po’ così…quella che sicuramente tutti voi conoscete…càspita, possibile che non mi venga in mente come si chiama?!? Quella sensazione molto comune…sì insomma, quello che si prova quando, se scoperchiassero in quel momento la tua scatola cranica, si vedrebbe chiaramente che i tuoi assoni si sono autonomamente riposizionati per scrivere la parola Forlimpopoli”

Sento che è giunto il momento di riparare un torto storico: bisogna rivalutare la figura dell’asterisco.
Quasi nessuno ci pensa, ma voi come vi sentireste se la vostra presenza avesse senso solo come rimando a qualcos’altro? Come se, ad ogni festa a cui vi presentaste, tutti quelli che vi conoscono, al solo vedervi, dicessero:”Ah, ma se tu sei qui, allora c’è anche Giovanni!” e immediatamente vi abbandonassero in cerca di un’altra persona…
L’asterisco ha un ruolo istituzionale duro e privo di soddisfazioni. E’ ora di riconoscerglielo!
Del resto, anche nella vita, la maggior parte di noi è asterisco e ben di rado nota a piè pagina…..

E’ come se qualcuno avesse preso la parte più interna e nascosta del mio cuore e l’avesse sostituita con degli spaghetti….e…..cazzarola…….sono pure senza sale!!!