48 risposte a “

  1. Ecco una soffiata in esclusiva ciao Ubi eccoti in anteprima il tormentone dell’estate italiana 2008

    A Luglio in riviera non si ascolterà altro, puoi scommetterci:-))

  2. più che fortunelli io direi paraculi… cadiamo sempre nel solito discorso che gli ideali sono una cosa e gli idealisti un’altra.
    Il ’68 è diventato nientaltro che una moda e non si sa nemmeno perchè si è combattuto. Ma hai mai fatto caso ai ragazzini con le magliette del Che? Pensi che loro sappiano chi sia o per cosa ha lottato?

  3. …e verranno anche a chiederci oro per la Patria?

    PS: caro peccatore, se quelli lì fossero solo in banca… sarebbe un bel passo avanti (può chedere a Carcarlo se gli ex-68ini son arrivati anche nelle banche svizzere o alle caimàn?)

  4. Gli ex sessantottini sono dappertutto, solo che nelle banche svizzere e alle caimàn ci sono quelli seri. Noi ci abbiamo, come al solito, i più stronzi, che fuori non li vuole nessuno.

    Ho sempre carta vetrara d’avanzo, se serve (io il mio l’ho dato, oggi mi è stato comunicato l’ammontare delle mie tasse – non tante, oggettivamente, ma, per quel che guadagno, uno sproposito. E non mi hanno nemmenofatto scaricare le fatture per le cravatte e la birra! E’ una vergogna).

    Cc

  5. una volta arrivati alle posizioni di potere se avessero avuto un’idea di società alternativa da realizzare avrebbero potuto anche realizzarla. la verità è che non ce l’avevano.

  6. AAAcitrulli

    non credo che sia equilibrato demonizzare il 68

    la questione piu’ che politica è culturale

    A mio avviso culturalmente il 68 è stato in buona parte manna dal cielo e se non proprio manna un fenomeno che prima o poi sarebbe dovuto accadere per rompere con una società letteralmente rinsecchita dal dopo guerra.
    Che poi il fenomeno si sia degenerato in seguito con l’osservazione che chi nasce incendiario muore pompiere mi sembra un po’ una polemica sterile

    (cazzo, son cascato nel fango di cui sopra)

  7. la “società rinsecchita del dopoguerra” tanto per dire a me tanto rinsecchita non mi pare, è quella che ha scritto la costituzione, che ha ricostruito, quella che ha costruito le industrie italiane allora all’avanguardia nel mondo, quella che aveva tirato fuori idee e creazioni italiane originali che dopo il 68 sinceramente a me non pare si siano più viste..

  8. si’, ma anche un ruolo della donna assolutamente arretrato, una buona parte del paese legato a tradizioni agrarie, analfabetismo diffuso, condizioni lavorative e abitative da terzo mondo…

    Un Olivetti non fa primavera.
    E comunque i fermenti che tu giustamente citi sono gli stessi che hanno portato al 68 perchè è da li’ che si è gioco forza creata una coscienza diversa. Forse bisognerebbe piantarla di pensare il ’68 come rottura ma riconsiderarlo come un fenomeno storico inevitabile e necessario

  9. … gli altri si son trovati col cervello bruciato dagli acidi !

    … ma che bei tempi almeno !

    come dichiarò Keith Richards “non mi drogo più perché le droghe del giorno d’oggi fanno schifo”

  10. entrando nel vostro discorso, se alla sacrosanta “rivoluzione-quasi-mancata” non avesse affiancato cazzate come il “sei politico”… adesso non ci staremmo scontando-avremmo un’intera generazione di professori-bancari-epureuominidistato semi-analfabeti. A me fa solo (tanta) tristezza.

    PS: grazie cc, lo supponevo. Ma non potrebbe mandarci una foto delle sue cravatte?

  11. Cara MarisaD mi permetto di risponderti io dicendo che fino a qualche anno fa, per esempio, un mio conoscente (idiota) prese il posto della madre che ahimè morì… E non credo che lui possa mai essere stato all’altezza…

    P.S. Cc davvero volevi scaricare le cravatte?!?! VERGOGNAAA!! E’ proprio grazie all’elusione fiscale che il paese è in ginocchio (e abbiamo pure finito la vaselina)! Sei proprio un avvocato…………..

  12. non sono tanto sicura che essere al di qua (piuttosto che al di là) di uno sportello, sia quello che impedisce di “cambiare il mondo”…

    (che poi a me ogni volta che leggo “cambiare il mondo” mi sovvengono solo cose tipo: “facciamolo cubico” e finisce che la butto sul sesso)

  13. Rispondendo un po’ a tutti:
    credo che il ’68 sia stato assolutamente necessario. La nostra era una società arretrata, fascistoide, patriarcale ed ancora a vocazione agricola. I mutamenti nella societa e se volete nello “zeitgeist” erano inevitabili e necessari.
    Che poi questo abbia portato anche numerosi problemi è indiscutibile.
    Ma avete un’idea, lo dico soprattutto a voi donne, cosa significava non essere un maschio, benestante e possibilmente del Nord, anzi, solo di alcune zone del Nord, nell’Italia degli anni’50? Non scherziamo. Gran parte dela libertà che avete nasce allora. Vi ricordo che eravamo un paese col delitto d’onore, in cui il diritto di famiglia è stato modificato nel ’76 equiparando, per esempio, i diritti dei figli naturali a quelli dei legittimi. Eravamo un Paese senza divorzio, senza aborto. In cui alla donna che usciva per strada in minigonna poteva essere detta qualunque cosa.
    Per quel che riguarda il sei politico, in effetti qui si sta palrando di un eccesso (che si dispiegò, peraltro, più negli anni ’70 che nel ’68), quanto alla creatività ed all’innovazione, vi ricordo solo i Nobel vinti dalla chimica italiana negli anni ’70.
    Quello che io, eventualmente, muovo a critica nei confronti degli ex-sessantottini è che, in un’analisi marxiana pura (io che marxista non sono), una volta mossisi per diventare classe dominante e giunti al potere, si sono “fermati” perchè la demolizione delle strutture non gli era più né necessaria, né desiderabile…

  14. Sinceramente non mi risulta che esistano addirittura posizioni ereditaria in banca, ma può essere che una società, per statuto, abbia delle agevolazioni all’assunzione di persone decedute durante il loro contratto di lavoro. Non lo trovo poi così scandaloso.
    I problemi semmai sono altri, ovvero il fatto che senza che vi sia ovviamente nulla nero su bianco, ormai le professioni più remunerative ed importanti siano diventate una casta e che in italia, de facto, sia sparita la mobilità sociale (meritocrazia? Chi era costei?)

  15. Infatti, forse siete abituate…qui esiste che possiamo fare delle “raccomandazione” per un lavoro, cioe se conosciamo uno addatto, bravo, etc…pero il lavoro si da sempre per il merito…

    Stranamente ho letto tante cose su questa tema in italia del lavoro ereditata ma non solo in banca, in tanti diversi istituzione…allora e possibile per una persone normale per acquistare un lavoro, per esempio, nella banca, uffici di governo, ecc.??

    P.S. Sappia che l’informazione che arriva oltre oceano non e sempre giusto…:))))

  16. Infatti, la cooptazione di per sè non è un male. se io conosco qualcuno, sono in grado di giudicare meglio el sue qualità e questo garantisce al datore di lavoro di avere segnalazioni di persone valide.
    E’ quando la raccomandazione arriva per altri motivi (clientelari, familistici, ecc.) che allora le cose degenrano.
    Sinceramente, Marisa, ‘sta cosa non mi risulta granchè…

  17. Già, parità di opportunità. E quindi soprattutto fornire a ciascun singolo la cultura necessaria a renderlo consapevole di queste sue opportunità. Mentre mi pare evidente che si va da tutt’altra parte, panem et GF
    Quanto al modo di essere liberale della nostra destra, non so se è peggio la superficialità di taluni o la netta mala fede di talaltri.
    E purtroppo la sinistra delude pure lei: anche quando cerca di aggiustare le cose (come indubbiamente ha cercato di fare ultimamente) lo fa in modo impopolare o, peggio, pasticcione. Poco da fare, in politica la popolarità ha la sua importanza se non altro perché aiuta ad avere continuità; oltretutto non è facile far capire la bontà di certe intenzioni “ad alto carico di impopolarità” ad un popolo “ad alto carico di defilippi” …

    P.S. Parlando di cose serie: gusti musicali più “sporchi”? Black Crowes, Gov’t Mule, Deep Purple (pre-Steve Morse), Glenn Hughes, Mother’s Head … ?

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