– "Socrate o mio luminoso maestro!"
– "Che succede, Platone, o mio tristo allievo…cosa ti spinge da me così agitato? Pare che Diòniso abbia deciso di far scendere su di te il furore delle Baccanti…anche se, del resto, mi risulta che tu e Diòniso siate in buoni rapporti, dato che ogni tanto alle lezioni del mattino ti presentavi con una faccia come quella dell’imperatore di Persia dopo la battaglia di Salamina…"
– "Ehm…maestro, sai che questo è ingeneroso nei miei confronti! Del resto io ho sempre detto che il filosofo deve essere il massimo esempio di virtù!"
– "Platone, o mio migliore allievo soltanto perchè tutti gli altri erano in rapporti col Dio Dioniso molto migliori dei tuoi, non cercare di ammannirmi le assurdità che hai provato ad insegnare ai tuoi allievi! Tanto guarda che nella polis lo sapevano tutti che ti davano ragione solo per potersi andare a sedere da qualche parte, dopo che li avevi fatti andare avanti ed indietro per delle ore! Patetici, altro che Peripatetici!"
– "Ehrrr, maestro, come sempre vedo in te una strana vena di cattiveria nei miei confronti…inoltre non fui io a chiamare così la mia Accademia, fu il mio grande discepolo Aristotele!"
– "Aaaah! Buono quello! Meglio che non me lo ricordi! Tra tutti i suoi pomposi scritti esoterici ed essoterici, l’unica cosa che si salva sono le congiunzioni! E sì che, se è vero che l’egìoco Zeus, a volte, si diverte, dando ai genitori dei figli diversi da loro come la notte ed il giorno ed ai maestri illuminati dalla sapienza del dàimon, degli allievi deficienti, mi sarei aspettato che il tuo, di allievo, fosse geniale!" 
– "Ehrrrrrr! Maestro…non mi merito questo rimprovero!"
– "Beh, di sicuro ti meritavi un allievo come Aristotele comunque…il che dimostra che se a volte il mondo sembra governato da Nemesi, altre volte è Dike ad imporre il suo volere…ma bando alle ciance! Che cosa non ti è chiaro questa volta?"
– "Ecco, o luminoso anche se talvolta ingeneroso maestro, non riesco proprio a comprendere il concetto di Apocalisse…che senso ha? Come fanno gli uomini a credere che ad un certo punto verranno giudicati tutti assieme, vivi e morti, in base alla loro aderenza a dei comandamenti scritti per un popolo di pastori nomadi dell’Asia?"
– "Vedi, mio stolto allievo, dovresti ricordare la storia di Dionisio, tiranno di Siracusa e del suo cortigiano Damocle…"
– "Certamente o maestro! La spada era sospesa ad un crine di cavallo per ricordare al tiranno la sua mortalità ed i costanti pericoli ai quali era sottoposto!"
– "Vedi che se ti impegni un minimo ci puoi arrivare anche tu, o mio allievo di resulta? Hai presente quello che chiamano Papa?"
– "Oh sì…quell’ometto che si veste come neanche una delle etère di Tessalonica?"
– "Ecco, mio allievo, egli è molto più furbo del tiranno Dionisio e la spada la tiene sospesa sulla testa di tutti…probabilmente è per quello che si può vestire in un modo così ridicolo e ciononostante tutti continuano a dargli retta! Ma pensiamo ad altro e passami quella retsina!"

35 risposte a “

  1. Come fanno gli uomini a credere che ad un certo punto verranno giudicati tutti assieme, vivi e morti, in base alla loro aderenza a dei comandamenti scritti per un popolo di pastori nomadi dell’Asia?”

    immenso !!!!!!!!!!

  2. hai mai pensato di darti all’insegnamento? li faresti impazzire, con questa rivisitazione dei classici!
    (certo, conciato da papa sei terrore allo stato puro…)
    Ubi societas, ibi si ride 😀

  3. ma sai che ti dona proprio quel vestito !
    Cc … mi hai fatto pensare che potrebbe essere l’immagine della bottiglia della WildGrappa! ihihihihi

  4. 🙂 è da un pò che nn passavo.sono allergica al pc in questo periodo ma mi fa piacere sempre leggerti ed approvo il tuo moralismo/umorismo. a proposito di filosofi,ti sei ispirato alla follia del finlandese ;-)ahahahahah
    una buona giornata ubi!

  5. guarda. non mi caricare sugli stipendi degli insegnanti che mi girano le balle all’istante 😀
    la tua foto, credo, la utilizzava munch per ispirarsi 😛
    meno male che SO per certo della tua avvenenza… 😉

  6. resto a bocca aperta…sublime, geniale…ironia e sarcasmo sono divise sa una linea sottile e tu la sai tracciare e rintracciare molto bene!mi sono divetita e incuriosita trooooppo!
    buonagiornata
    baci

  7. ahahahahahahahahhahahaah
    ahahahahah

    veramente formidanile!!
    divertente, c’è di tutto e di piu’!!

    ***quell’ometto che si veste come neanche una delle etère di Tessalonica***

    questa è una chicca!!!!!
    ahahahah
    chicca

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